Retrospettiva a Sesto San Giovanni
Uliano Lucas.
La vita e nient’altro. Cinquant’anni di viaggi e racconti di un fotoreporter freelance
A cura di Tatiana Agliani
SpazioArte, Via Maestri del Lavoro, Sesto San Giovanni (Milano)
22 novembre – 22 dicembre 2013
Ingresso libero
Orari di apertura: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 15.30 – 19.30; giovedì 15.30 – 22.00
La città di Sesto San Giovanni e la Fondazione Isec dedicano a Uliano Lucas una retrospettiva di oltre 200 immagini che ricostruisce percorsi tematici e stilistici, interessi, sensibilità, legami culturali di questo protagonista del fotogiornalismo italiano. Nel percorso espositivo, anche attraverso il ricorso a pagine di giornali, manifesti e libri, la sua storia e le sue fotografie vengono inserite nel contesto del sistema dell’informazione italiano degli ultimi cinquant’anni e di una stagione politica e culturale che ha scoperto la fotografia come strumento di impegno e testimonianza. La mostra racconta dunque il debito di Lucas verso il mondo intellettuale della Milano della fine degli anni Cinquanta e l’influenza da esso esercitata sulla ricerca formale delle sue prime fotografie e sulla sua stessa scelta di dedicarsi alla fotogiornalismo. Segue la svolta rappresentata dai profondi cambiamenti sociali e di costume e dalle battaglie politiche e civili degli anni Sessanta e Settanta che portano alla nascita di un nuovo modo di raccontare del fotogiornalismo italiano. E poi ripercorre l’impegno ventennale di Lucas in un’indagine sui problemi della propria società che trae nutrimento dalle idealità del periodo, dall’associazionismo diffuso di un mondo che si dedica con passione a comprendere il proprio tempo e ad affermare i diritti dell’individuo. Per arrivare poi al nuovo stile con cui, in un contesto storico radicalmente mutato e in un diverso sistema dell’informazione, Lucas racconta le trasformazioni del presente, il cambiamento antropologico determinatosi con i nuovi indirizzi economico-sociali degli anni Novanta, attraverso una ricerca estetica influenzata anche dalle tendenze del linguaggio visivo degli ultimi anni. Ne emerge un viaggio attraverso le scelte espressive, lo sguardo, la poetica personalissima di un fotografo che ha cercato di raccontare storie, problemi, realtà spesso lasciate ai margini del sistema dell’informazione; e al contempo un percorso che attraverso i suoi occhi, i suo viaggi e i suoi incontri, ci parla di altre voci e altri luoghi, fuori e dentro noi stessi.