Una citta’ chiamata Milano

 

Uliano Lucas – Edgar Zippel, Una citta’ chiamata Milano, Barbieri, Manduria, 1997. Testi di Bruno Arpaia e Oliver Päßler

 

“È così che è andata. È così che Milano è diventata una città avvolta da nebbie un po’ più fitte di quelle che ha sempre conosciuto: nebbie egoiste, umide e qualunquiste. Una città che Lucas ritrae ormai svuotata, prosciugata da ogni forma d’anima, colta nella sua essenza, nelle sue geometrie così ordinate, nella sua solitudine, nell’intrico di segni, segni puri. I graffiti, la moda, gli stilisti, gli extracomunitari, i giovani, gli anziani, le merci, i tram, le strade, i palazzoni, tutti lì, nello stesso calderone, a rappresentare se stessi e nulla più, a dire soltanto ‘io sono qui’. Rovine di ciò che viene dopo la modernità, a Milano come in qualunque città del mondo, ormai è uguale.” (Bruno Arpaia)